La pittura della Zafiropulos nell’accezione di un linguaggio organico al proprio formare, ovvero alla necessità di dare forma a un modo di dipingere fondato sulle funzioni vitali della materia propriamente pittorica e sulla azione della gestualità.
Germano Beringheli
Eleni punta sulle potenzialità della materia come veicolo del colore e come essenza in sé e per sé per far affiorare i fantasmi soggettivi che non sono solo frutto di antiche, primordiali sensazioni di natura, ma coinvolgono tutta la sfera dell’esistente e dell’esistenziale – biologico e autobiografico.
Dino Molinari